L’evoluzione della famiglia in Italia

La famiglia italiana è tradizionale, e continuerà a esserlo anche nel prossimo futuro. Lo conferma la ricerca Diverse&Inclusive Family – L’evoluzione della famiglia in Italia, presentata durante l’evento ‘Family Gap: questioni domestiche, questioni di genere?’ organizzato da Henkel Italia.
All’interno del campione appartenente alla community del magazine online DonnaD, Amica Fidata, l’87% dichiara di convivere con un partner di sesso opposto, con figli nel 67% dei casi.
Un quadro che non sembra destinato a mutare significativamente, almeno secondo i Millennial, che tra dieci anni si vedono sposati (76%) e con figli ancora in casa (78%), proprio come la generazione precedente.

Le grandi decisioni

Nelle grandi questioni familiari uomini e donne sembrano decidere insieme: la scelta della città in cui vivere è condivisa (74% uomini, 76% donne), così come la tipologia di abitazione (75%, 79%) e l’avere o meno figli (83%, 81%). Le prime significative divergenze si riscontrano sulla scelta del lavoro e le grandi questioni finanziarie (acquisto di seconde case, finanziamenti, investimenti ecc.). Se sul lavoro predomina la scelta individuale, con il 53% degli uomini che dichiara di prendere in autonomia ogni scelta che riguardi il proprio futuro lavorativo (64% donne), i dati relativi ai grandi temi finanziari mostrano che a guidare le scelte è ancora l’uomo. Il 66% di loro condivide tali scelte con la compagna contro il 76% delle donne.

La gestione quotidiana di casa e figli

Nella quotidianità e nella gestione della casa la condivisione delle scelte è alta, ma tornano le differenze sulle decisioni impegnative, come l’acquisto di auto o moto (58% uomini, 71% donne) o la scelta delle utenze (47%, 57%). La cura della casa è ancora a carico prevalentemente della donna, un modello vicino a quello del passato, meno collaborativo e con una distinzione dei compiti più netta. Per una persona su 10 devono infatti esserci compiti ben definiti tra uomo e donna (6,4% uomini, 4,7% donne) perché hanno diverse predisposizioni (56%) o capacità (50%). Nella gestione dei figli è nei compiti quotidiani che uomini e donne concordano nell’affermare che la madre deve essere più presente. Il 66% delle donne dichiara di occuparsi del tutto dei compiti scolastici e di mantenere i contatti con la scuola (75%).

Lavoro e salary gap

Stando a quanto dichiarato dagli intervistati, il 90% degli uomini conta su un lavoro full time contro il 57% delle donne, una situazione che determina una maggiore presenza della donna in casa, e un suo ruolo più centrale nel disbrigo delle faccende domestiche. Per quanto riguarda le donne che lavorano, il 47% si sente apprezzata sul lavoro (48% uomini) ma la retribuzione è considerata alta solo dal 4% di loro (10% uomini) o equa dal 37% (41%). E solo in una famiglia su 3 il contributo portato da uomini e donne è il medesimo, anche se per l’85% delle famiglie questo non influenza il modo di prendere le decisioni.