Quanto, come e cosa si legge in Italia?

Qual è il rapporto oggi fra gli italiani e i libri? Cosa preferiscono leggere i nostri connazionali e in che modalità? A queste e a molte altre domande ha risposto Ispos attraverso una recentissima indagine. La ricerca ha esplorato le abitudini di lettura in Italia, in occasione del progetto “Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022”. Lo studio fornisce informazioni sul tipo di lettori italiani, le loro preferenze di lettura, le influenze sulla scelta dei libri e il loro rapporto con le biblioteche, i book influencer, il prezzo dei libri e il formato di lettura preferito. Inoltre, i dati evidenziano alcune differenze generazionali tra Baby Boomers e Generazione Z, fornendo informazioni interessanti sull’evoluzione delle scelte di lettura.

Comprensione del testo, una fatica per molti 

Tuttavia, la percentuale di chi fatica a comprendere il testo è più elevata tra le persone tra i 25 e i 34 anni. Solo il 18% del campione intervistato si considera un grande lettore, ma il 37% si definisce un lettore appassionato. Il maggior freno alla lettura sembra essere la pigrizia, che rappresenta l’11% delle risposte. La lettura è un momento di relax per il 35% degli italiani, evasione per il 30% ed educativo per il 28%, ma questa percentuale scende di 10 punti percentuali nella Generazione Z. 

I gusti in fatto di lettura

Il romanzo classico è la preferenza principale espressa dagli italiani, tranne che per la Generazione Z che predilige fantasy, fantascienza, mystery e crime.
Un altro approfondimento interessante dello studio è quello rivolto agli  ebook. Rimane salda la passione per il libro di carta sia come mezzo sia più in generale come oggetto, tanto da essere preferito dal 70% del campione e apprezzato dall’89% per la possibilità di essere sfogliato. Nonostante questo, il 63% degli intervistati è certo che l’ebook diventerà, nei prossimi anni, la forma più popolare di editoria.

Come si scelgono i libri?

L’indagine approfondisce anche le motivazioni che spingono verso la scelta dei libri. Se la media nazionale indica in cima alla classifica l’esposizione in libreria (27%), le raccomandazioni di amici (25%), le recensioni su siti web (22%) e quelle su giornali o riviste (20%), il dato cambia nella Generazione Z che si appoggia a fonti diverse. Rimangono sempre le recensioni su siti web (23%), le raccomandazioni di amici (23%) e dei familiari (21%) mentre scendono notevolmente sotto la media nazionale le esposizioni in libreria (17% contro il 27% della media nazionale), le recensioni in libreria (6% contro il 15% nazionale), i consigli del libraio (7% contro il 13% nazionale), evidenziando forse una difficoltà di rapporto tra gli under25 rispetto le librerie. Da rilevare anche una bassa influenza dei suggerimenti televisivi (8% contro il 12% della media nazionale), collegata forse a una scarsa fruizione della tv tradizionale da parte delle fasce più giovani. Anche il rapporto con le biblioteche è complesso per la Generazione Z: solo il 45% infatti ritiene utile sostenerle per il futuro del Paese; il dato raggiunge il 70% nella media nazionale.