Mese: Febbraio 2024

Il phishing potenziato dall’AI colpisce il 90% delle organizzazioni

È quanto emerge dal report globale di Acronis sulle minacce digitali dal titolo ‘Incessante aumento degli attacchi informatici: PMI e MSP nel mirino’: nel secondo semestre del 2023 il phishing potenziato dall’Intelligenza artificiale ha colpito oltre il 90% delle organizzazioni, contribuendo in modo netto all’incremento del 222% degli attacchi sferrati via e-mail.
“La tendenza in atto a livello globale è preoccupante – sottolinea Candid Wüest, Vicepresidente di Acronis Product Management -: i criminali continuano a sfruttare ChatGPT e sistemi di AI generativa simili per creare codice dannoso e sferrare attacchi più efficaci e automatizzati”.

D’altra parte, il report conferma la tendenza alla diminuzione delle varianti e del numero di nuovi gruppi di ransomware, ma le famiglie più diffuse di questo vettore continuano a causare perdite di dati, e denaro, alle aziende di tutto il mondo.

MSP sotto attacco con l’island hopping o lo stuffing delle credenziali

Il report anticipa un’intensificazione degli attacchi con tattiche avanzate, come quelli alla supply chain, basati sull’AI, e le incursioni sponsorizzate da Stati nazione.
Gli MSP devono prepararsi a far fronte a minacce specifiche per le loro attività. Tra queste, la strategia di ‘island hopping’, in cui gli aggressori sfruttano l’infrastruttura di un MSP per attaccare i clienti, o lo stuffing delle credenziali, con cui viene sfruttato l’ampio accesso ai sistemi di cui dispone un MSP.

Nell’ultimo trimestre 2023, i paesi più colpiti dagli attacchi malware (ogni malware circola in media 2,1 giorni prima di scomparire) sono stati Singapore, Spagna e Brasile.
Nello stesso periodo, Acronis ha bloccato quasi 28 milioni di URL sugli endpoint (- 36% vs quarto trimestre 2022) e ha reso pubblici 1.353 casi di ransomware.

Ransomware e furti di dati minacciano PA e imprese

Aumenta l’impiego di sistemi di AI generativa per avviare attacchi informatici e creare contenuti dannosi. WormGPT, FraudGPT, DarkBERT, DarkBART e ChaosGPT sono alcuni tra gli strumenti più utilizzati dagli hacker.
Ma è il ransomware la principale minaccia per le medie e grandi imprese, colpendo settori strategici come la PA e la sanità, mentre i furti di dati sono la seconda minaccia più diffusa.

I gruppi specializzati in ransomware più attivi nel 2023 includono invece LockBit, Cl0P, BlackCat/ALPHV, Play e 8Base.
Il provider italiano di servizi cloud Westpole per la PA ha subito un importante attacco che ha messo in crisi servizi per 1.300 amministrazioni pubbliche, tra cui 540 comuni. L’attacco, attribuito a LockBit 3.0, ha portato a operazioni manuali in diversi comuni, con ripercussioni sui pagamenti degli stipendi.

Violati gli account di posta nel cloud di Microsoft

Mentre l’agenzia italiana per la sicurezza informatica ha recuperato i dati di oltre 700 enti, il ripristino delle restanti 1.000 amministrazioni pubbliche rimane in difficoltà, sollevando preoccupazioni circa la capacità di Westpole di recuperare completamente i dati e adempiere agli obblighi nei confronti delle PA colpite.

Non cessano poi gli attacchi agli MSP, come la recente violazione di alto profilo che ha interessato numerose agenzie governative degli USA. Le vulnerabilità degli account di posta elettronica nel cloud di Microsoft, ad esempio, hanno causato la violazione di 60.000 e-mail appartenenti a 10 account del Dipartimento di Stato USA.

Mercato smart home, chi sale e chi scende

Il mercato italiano della smart home ha registrato ottime performance anche nel 2023: ha raggiunto gli 810 milioni di euro, con un aumento del 5% rispetto al 2022. Lo evidenzia una recente ricerca condotta dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano con Bva Doxa. Ma ci sono anche delle sorprese inaspettate: ad esempio, dall’analisi si scopre che l’Italia occupa una posizione  ancora distante dagli altri Paesi europei per quanto riguarda la spesa pro capite, con soli 13,7 euro per abitante, a fronte dei 28,8 euro della media europea.

La cancellazione di alcuni bonus ha frenato la crescita

L’espansione del mercato italiano avrebbe potuto essere maggiore, con tassi di crescita analoghi a quelli degli anni precedenti, se non fossero stati cancellati alcuni bonus governativi. La diminuzione nelle vendite di dispositivi smart ha infatti  colpito soprattutto le vendite di prodotti legati al risparmio energetico, come caldaie, pompe di calore, valvole termostatiche e termostati. 

Le novità del 2023 

Il 2023 ha portato innovazioni significative nel panorama della Smart Home in Italia. Aumenta il numero di aziende che offrono nuovi servizi sfruttando i dati dei dispositivi e integrando soluzioni IoT con algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI). La vendita di hardware diventa un mezzo per ampliare la base clienti, con un’attenzione crescente alle soluzioni IoT basate sulla Generative AI.

Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio IoT, sottolinea che il 2023 ha portato grandi novità in termini di domanda e offerta. L’App si consolida come principale interfaccia tra smart home e utente, mentre cresce l’offerta di servizi innovativi integrando algoritmi di Intelligenza Artificiale per una personalizzazione sempre più accurata.

La sicurezza è la categoria di prodotti che cresce di più

All’interno del vasto mondo dei prodotti smart home, quali sono le categorie che piacciono di più agli italiani? Innanzitutto le soluzioni per la sicurezza. Le vendite, trainate da videocamere, sensori e serrature connesse, hanno raggiunto i 195 milioni di euro, con un tasso di crescita del 30% rispetto al 2022. Bene anche per gli elettrodomestici: il comparto raggiunge i 151 milioni di euro con una crescita dell’8%, nonostante la flessione delle vendite in Europa.

Con 148 milioni di euro, la categoria di riscaldamento e climatizzazione smart registra una riduzione del 5%, ma vede un ampliamento dell’offerta basata sulla servitizzazione e l’uso di algoritmi di AI. Infine, gli smart Speaker vedono un rallentamento del trend di crescita, che si ferma al 5%.

I canali di vendita e i consumatori

Nel 2023, la filiera tradizionale rallenta la crescita, ma gli eRetailer registrano un aumento del 20%. Il 59% dei consumatori possiede almeno un dispositivo smart, ma solo il 38% li ha effettivamente connessi. L’App rimane l’interfaccia principale, ma solo l’11% usa una stessa App per gestire dispositivi di brand diversi.

Cambiano i consumi degli italiani: risparmio, salute e ambiente le priorità  

L’incertezza geopolitica ed economica, unita alle preoccupazioni ambientali, sta guidando i consumatori italiani a riconsiderare il loro stile di vita e le abitudini di spesa. Secondo la tredicesima edizione dell’Ey Future Consumer Index, che ha coinvolto oltre 22.000 cittadini globali, di cui 500 in Italia, emerge un cambiamento significativo nei comportamenti dei consumatori italiani.

Al primo posto tra le priorità si colloca il risparmio, seguito dalla salute fisica e mentale e dalla sostenibilità. Il 65% dei cittadini è attento all’impatto ambientale dei propri consumi, con un focus sul riciclo (56%) e sul risparmio di acqua (41%).

Le preoccupazioni legate alla situazione economica 

Il 91% dei consumatori italiani è preoccupato per la propria condizione economica, mentre l’81% allarga i timori all’economia del Paese. Le principali ansie riguardano l’incremento dei prezzi di elettricità, gas e acqua (75%) e l’aumento dei costi per beni alimentari e carburanti (73%). Il 62% ritiene che i costi per accedere a una sanità di qualità siano troppo alti.

Mutano i comportamenti di acquisto

Le crescenti tensioni geopolitiche, l’inflazione e le perturbazioni economiche stanno spingendo i consumatori italiani a modificare il loro stile di vita e i modelli di spesa. Il 76% sarà più cauto nelle spese, mentre oltre il 38% prevede di trascorrere più tempo a casa per risparmiare. La riduzione degli acquisti di prodotti non essenziali è segnalata dal 50% degli intervistati. Stefano Vittucci, leader del settore Consumer Products and Retail di Ey in Italia, afferma che queste azioni portano indirettamente a comportamenti più sostenibili, come la riduzione dello spreco alimentare (94%) e l’attenzione al riciclo (56%).

Dove si risparmia

I consumatori italiani riducono gli acquisti principalmente per risparmiare (75%) e per contribuire all’ambiente (43%). Le categorie in cui si prevede di spendere meno includono accessori moda (66%), abbigliamento e calzature (53%), giocattoli e gadget (49%), elettronica di consumo (48%), bellezza e cosmesi (47%), mobili per la casa (43%) e automobili (40%).

Più attenzione alla salute fisica e mentale  

Dopo le preoccupazioni economiche, la seconda priorità per i cittadini è la salute fisica e mentale. Lo stress economico e le tensioni globali portano a un’attenzione maggiore verso il benessere personale, con il 67% che dichiara di essere più consapevole e cauto nei confronti della salute mentale. Il 43% degli intervistati dichiara a questo proposito di utilizzare app e dispositivi smart per monitorare la salute.

Sfide e aspettative

Il 65% dei consumatori italiani presterà maggiore attenzione all’impatto ambientale dei consumi. Il cambiamento climatico è considerato una problematica urgente (63%), tanto da spingere i consumatori a comportamenti di acquisto più sostenibili. L’attenzione al riciclo (56%), al risparmio d’acqua (41%) e alla riparazione anziché sostituzione di prodotti (75%) sono indicativi di un cambiamento verso pratiche più sostenibili.