Come scegliere l’impianto di climatizzazione giusto per casa

La scelta dell’impianto di climatizzazione giusto per casa è una decisione importante in quanto in grado di influire sul comfort e sui consumi energetici.

Per fare in modo che tutti in casa possano stare bene anche dal punto di vista delle condizioni ambientali e per salvaguardare consumi ed ammontare delle bollette, di seguito forniamo alcuni consigli che ti aiuteranno a scegliere l’impianto giusto per le tue esigenze.

Dimensionamento dell’impianto

Il primo passo da compiere è quello di scegliere l’impianto in base alle dimensioni della tua casa e al numero di ambienti da climatizzare.

Per farlo, è necessario calcolare il volume di ciascun ambiente e moltiplicarlo per il coefficiente di scambio termico. In base a questo valore, potrai scegliere l’impianto con la potenza termica adeguata.

Tipologia di impianto

In commercio esistono diversi tipi di impianti di climatizzazione, ognuno con le proprie caratteristiche e vantaggi. Le tipologie principali sono:

  • Monosplit: Il monosplit è la soluzione più semplice e diffusa. È costituito da un’unità esterna e da un’unità interna, che vengono collegate tra loro da una tubazione (è necessario fare un foro sul muro). È adatto a climatizzare ambienti di piccole o medie dimensioni.
  • Multisplit: Il multisplit è una soluzione più versatile del monosplit. È costituito da un’unità esterna e da più unità interne, che possono essere installate in diversi ambienti della casa. È adatto a climatizzare ambienti di grandi dimensioni o più ambienti contemporaneamente. In questo caso l’unità esterna è più potente rispetto quelle dei monosplit, dunque può essere anche più rumorosa.
  • Climatizzazione canalizzata: L’aria condizionata canalizzata è una soluzione ideale per climatizzare abitazioni di grandi dimensioni. L’aria fredda o calda viene distribuita in tutti gli ambienti attraverso un sistema di canali nascosti nel controsoffitto, dunque non ci sono antiestetici condizionatori d’aria a vista.

Classe energetica

La classe energetica di un impianto di climatizzazione indica il suo livello di efficienza energetica, dunque la capacità di garantire stesse prestazioni di altri modelli ma con consumi più bassi.

La classe più efficiente è la A+++, seguita dalla A++, A+, A, B, C, D, E e F. È importante scegliere un impianto di classe energetica elevata per ridurre i consumi energetici e risparmiare sui costi in bolletta.

Funzionalità e costi

Gli impianti di climatizzazione moderni presentano una vasta gamma di funzionalità, tra cui:

  • Controllo da remoto: Il controllo da remoto consente di accendere, spegnere e regolare la temperatura dell’impianto anche quando non si è in casa.
  • Filtri antipolvere: I filtri antipolvere proteggono l’aria da polvere, allergeni e altri agenti inquinanti.
  • Depurazione dell’aria: La depurazione dell’aria elimina dall’aria batteri, virus e altri microrganismi.
  • Riscaldamento: Alcuni impianti di climatizzazione possono essere utilizzati anche per il riscaldamento invernale.

Per quel che riguarda il costo di un impianto di climatizzazione, possiamo dire che questo varia in base alla tipologia, alla potenza, alle funzionalità e alla marca, nonché in base alla classe energetica.

In generale, potenza e classe energetica sono i due fattori maggiormente in grado di far lievitare il prezzo di un impianto di aria condizionata.

Installazione e manutenzione

L’installazione di un impianto di climatizzazione deve essere eseguita da una ditta o da un tecnico qualificato. È importante affidarsi a dei professionisti per avere la certezza che l’impianto sia in sicurezza e avere sempre la corretta usabilità del dispositivo.

Anche la manutenzione periodica dell’impianto di climatizzazione è importante per preservare il dispositivo nel tempo ed evitare che con il passare degli anni possano verificarsi dei problemi.

La manutenzione ordinaria (ad esempio la pulizia dei filtri ed un controllo generico dell’impianto) dovrebbe essere eseguita una volta all’anno, mentre la manutenzione straordinaria (ad esempio il ripristino del gas laddove necessario) dovrebbe essere eseguita ogni 5-7 anni.