Mese: Dicembre 2023

Una ricerca lo conferma: l’Intelligenza artificiale sa calcolare l’aspettativa di vita?

L’AI è anche in grado di calcolare l’aspettativa di vita? Se la questione che riguarda la prevedibilità della vita umana è stata a lungo argomento di dibattito tra gli scienziati sociali, finora non è stato possibile prevedere con precisione la fine della vita. Anche se i fattori sociodemografici, quelli che giocano un ruolo importante nelle vite umane, sono ben compresi.

Ora un modello descritto in uno studio pubblicato su Nature Computational Science potrebbe essere in grado di fornire una comprensione anche quantitativa del comportamento umano.
In altre parole, potrebbe calcolare l’aspettativa di vita.

Costruire traiettorie di vita individuali

Un approccio di apprendimento automatico ha infatti dimostrato di essere in grado di prevedere con precisione diversi aspetti della vita umana, tra cui la probabilità di mortalità precoce nonché le diverse sfumature della personalità. 

Utilizzando i dati relativi all’istruzione, alla salute, al reddito, all’occupazione e ad altri eventi della vita di circa sei milioni di persone provenienti da un registro nazionale danese, Sune Lehmann, professore associato di reti sociali presso la ETH di Zurigo, ha progettato insieme ai suoi colleghi un approccio di apprendimento automatico capace di costruire traiettorie di vita individuali. 
In pratica, i ricercatori hanno adattato le tecniche di elaborazione del linguaggio umano all’interno del modello.

Stabilire relazioni complesse tra i diversi fattori che descrivono una vita

Questo ha permesso di generare un vocabolario che descrivesse gli eventi della vita in modo simile al modo in cui i modelli linguistici catturano le relazioni complesse tra le parole.

Il modello proposto, chiamato ‘life2vec’, stabilisce relazioni complesse tra concetti come le diagnosi relative allo stato di salute, il luogo di residenza, i livelli di reddito, codificando le vite individuali con una rappresentazione vettoriale compatta, che costituisce la base per la previsione degli esiti della vita.

Un modello in grado di prevedere la mortalità precoce

Gli scienziati hanno dimostrato che il modello è in grado di prevedere la mortalità precoce.
Nello specifico, il modello life2vec ha previsto che fra gli individui che hanno preso parte allo studio coloro con un’età compresa tra i 35 e i 65 anni sarebbero sopravvissuti nei 4 anni successivi al 1° gennaio 2016.
Inoltre, il modello è riuscito a cogliere le sfumature della personalità in modo migliore rispetto ai modelli più avanzati, con una precisione maggiore di almeno l’11%.

I risultati dimostrano che rappresentando il legame complesso tra dati sociali e sanitari è possibile prevedere con precisione gli esiti della vita.
Tuttavia, riferisce Agi, gli autori sottolineano che la loro ricerca è una esplorazione di ciò che potrebbe essere possibile, pertanto, dovrebbe essere utilizzata solo in condizioni reali, e soprattutto, nel rispetto di norme che tutelino i diritti individuali.

A Torino è nata la prima comunità energetica rinnovabile d’Italia

A Torino si sta concretizzando una vera e propria rivoluzione nel settore energetico, grazie anche all’adozione di soluzioni innovative volte a favorire l’autoconsumo condiviso e la produzione di energia pulita.

In particolare il riferimento è alla nascita della prima comunità energetica rinnovabile nel quartiere Barriera di Milano.

La volontà condivisa del condominio ha permesso la realizzazione di questo progetto. Grazie all’approvazione unanime dei suoi abitanti, esso ha preso forma, prevedendo ovviamente anche l’installazione di numerosi pannelli fotovoltaici.

Questa iniziativa ha come obiettivo la creazione di un’efficace comunità energetica capace di generare energia pulita, riducendo notevolmente le emissioni di CO2, con una stima di circa 10 tonnellate all’anno.

Inoltre, grazie agli incentivi offerti dal GSE (ovvero il Gestore dei Servizi Energetici), si prospettano considerevoli risparmi sulla bolletta energetica per gli abitanti del condominio, il che consentirà loro di ottenere il recupero delle spese iniziali nell’arco di soli sei anni.

Dunque si tratta di un investimento che è possibile ammortizzare in tempi brevi e che consente dei vantaggi facilmente intuibili a livello economico per gli anni a seguire.

Il capoluogo guida la transizione ecologica della regione

Torino si conferma essere pioniere nella transizione verso modelli energetici più sostenibili ed efficienti. L’assessore alla Transizione Ecologica del capoluogo ha annunciato un ambizioso progetto di sperimentazione pilota sulle comunità energetiche rinnovabili nel contesto urbano.

Quest’iniziativa mira a individuare gli spazi idonei all’installazione di fonti energetiche rinnovabili, tra questi ad esempio i pannelli solari, ma non solo.

Un primo esempio tangibile di questo tipo è rappresentato dall’installazione di nuovi pannelli fotovoltaici presso l’Aeroporto di Caselle, i quali contribiscono alla fornitura di energia pulita per le attività dello scalo.

Un nuovo modello di efficienza energetica

La sperimentazione a Torino non si limita all’aspetto tecnologico, ma propone anche un modello innovativo di governance pubblico-privato.

Questa collaborazione sinergica tra enti pubblici e privati mira a diffondere pratiche di efficienza energetica e produzione di energia rinnovabile.

L’obiettivo è quello di fare in modo che sempre più edifici in città possano produrre autonomamente parte dell’energia di cui hanno bisogno per le attività quotidiane, riducendo così la richiesta alla rete nazionale e facendo registrare notevoli vantaggi per quel che riguarda l’ambiente e la qualità dell’aria.

Nuovi orizzonti per la transizione energetica

In Italia e in molte altre nazioni europee, si affrontano ancora diverse sfide nella co-produzione e gestione dell’energia. Le barriere normative e la mancanza di procedure standardizzate rappresentano infatti degli ostacoli significativi.

Tuttavia, iniziative come queste stanno aprendo nuove prospettive per superare tali difficoltà e accelerare il processo di transizione verso un sistema energetico più sostenibile.

Da questo punto di vista, Torino potrebbe rappresentare proprio l’apripista in grado di indicare agli altri la strada da percorrere.

L’Impatto del fotovoltaico a Torino

Tra le molteplici iniziative, il fotovoltaico a Torino si erge come uno degli elementi chiave per la generazione di energia pulita e sostenibile.

L’installazione di nuovi impianti nei condomini e nei primi spazi urbani come l’aeroporto di Caselle non solo riduce le emissioni inquinanti, ma dimostra il potenziale di una città che abbraccia la tecnologia pulita per il suo stesso progresso sostenibile.

Prospettive future: superare le sfide per la transizione

Mentre il progresso è evidente, è essenziale superare le rimanenti sfide che ostacolano la transizione verso la sostenibiità ambientale. Tra i principali ostacoli vi sono i vincoli normativi e la burocrazia in generale.

In ogni caso, iniziative come quelle di Torino offrono un faro di speranza, mostrando a tutti che con la collaborazione e la determinazione è possibile superare tali barriere, spianando la strada verso un futuro energetico più sostenibile e responsabile.

Startup Fintech & Insurtech: nel 2023 crescono i ricavi, non i finanziamenti

Lo attesta la ricerca dell’Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano: nel 2023 le startup Fintech & Insurtech in Italia sono 622. Tra 24 nuove nate, alcune acquisizioni e qualche fallimento risultano 8 in meno rispetto al 2022. Segnale di maggiore maturità, ma anche di una fisiologica uscita dal mercato di idee che non hanno trovato pieno riscontro.

Il 35% delle startup ha già raggiunto utili positivi, trainati anche dai ricavi che sono mediamente in crescita del 60%.
Nel 2023 sono state raccolte risorse per 174 milioni di euro in totale. Ma in linea con un trend globale di maggior cautela da parte dei Venture Capital, i finanziamenti crollano del -81%.

Un ruolo cruciale nell’innovazione

Le startup italiane faticano ancora a uscire dai confini nazionali, in termini di funding e dell’offerta di business. Solo il 41% offre servizi anche all’estero, un po’ meno rispetto all’anno scorso.
In ogni caso, per l’innovazione dei servizi finanziari e assicurativi il ruolo delle startup e dei grandi operatori è cruciale, poiché si stanno orientando sempre più verso canali digitali. E i consumatori si dimostrano pronti: il 66% dei clienti italiani utilizza almeno un canale finanziario digitale, il 57% mobile.

Nel 2023 crescono poi gli utenti home/mobile banking, le transazioni online e i clienti acquisiti completamente online.
Per servizi più complessi, come stipula di mutuo o polizza vita, la disponibilità all’utilizzo del digitale rispetto alla filale è molto più bassa.

Prestiti e polizze online per microimprese e Pmi

Il 27% delle microimprese ha già richiesto online un prestito, mentre in ambito assicurativo il 23% ha già attivato una polizza online.
La maggior parte delle microimprese (74%) fa uso di servizi mirati all’analisi dei bisogni assicurativi.
Le Pmi hanno bisogni finanziari più complessi: il 36% ha richiesto un prestito tramite canali online e il 34% ha attivato una polizza assicurativa online.

Anche in ambito assicurativo la maggior parte delle Pmi (89%) fa uso di servizi mirati per l’analisi dei bisogni assicurativi.
Ma il rapporto diretto con gli operatori finanziari è fondamentale. Il 93% delle Pmi identifica in banca una figura di fiducia a cui rivolgersi in caso di problemi.

Il 19% lavora già sull’AI Generativa

Il 19% delle startup Fintech e Insurtech in Italia si sta già concentrando sull’AI Generativa.
Dall’analisi delle soluzioni adottate, emergono due principali casi d’uso al momento sul mercato: soluzioni sviluppate per essere utilizzate internamente all’azienda o per soddisfare le esigenze dei clienti (retail, business), come chatbot per assistere il cliente nella ricerca di informazioni o prendere decisioni riguardo al proprio business.

Nella strategia per offrire i servizi sono tre le opzioni possibili: la prima è utilizzare uno strumento di Generative AI esistente e costruire un plug-in da utilizzare direttamente nell’ambiente di questo strumento, la seconda è il fine-tuning di un modello esistente, e la terza è costruire il modello da zero. Più costosa, ma sicuramente più distintiva.

L’importanza di bere almeno 2 litri d’acqua al giorno

L’acqua è un elemento essenziale per la vita e riveste un ruolo fondamentale se desideriamo mantenere un perfetto stato di salute.

Tante persone però, sottovalutano l’importanza di bere a sufficienza durante la giornata e spesso non si rendono conto dei numerosi benefici che un adeguato apporto idrico può portare al nostro organismo.

Se anche tu hai bisogno di bere di più e vuoi capire perché sia così importante, o se hai dei problemi di salute per i quali è consigliabile di bere almeno 2 litri d’acqua ogni giorno, a breve evidenzieremo quali sono gli effetti positivi che bere a sufficienza può avere sul nostro benessere complessivo.

Idratazione generale del corpo

L’acqua costituisce circa il 60% del nostro peso corporeo e svolge un ruolo vitale in molte funzioni fisiologiche. Mantenere un’adeguata idratazione aiuta dunque il nostro corpo a funzionare correttamente.

L’acqua è coinvolta nel trasporto di sostanze nutritive, nell’eliminazione delle scorie, nella regolazione della temperatura corporea e nella lubrificazione delle articolazioni e dei muscoli.

Migliora la salute della pelle

L’acqua svolge un ruolo chiave anche per quel che riguarda la salute della nostra pelle. Una corretta idratazione può infatti migliorarne l’elasticità, ridurre la comparsa di rughe e contribuire a  mantenere un aspetto sano e luminoso.

Bere abbastanza acqua aiuta dunque a mantenerla idratata e a prevenire la secchezza cutanea, aspetto da non sottovalutare anche per tutti gli aspetti legati all’estetica.

Favorisce la perdita di peso

Bere tanta acqua ogni giorno può svolgere un ruolo importante anche nella gestione del peso corporeo. L’acqua può infatti aiutare a ridurre l’appetito, aumentare il senso di sazietà e accelerare il metabolismo.

Inoltre, un’ottima idea è quella di sostituire con l’acqua le bevande gassate ad alto contenuto calorico, come bevande zuccherate o alcolici, contribuendo così a ridurre l’assunzione di calorie.

Promuove la salute del sistema digerente

Un adeguato apporto idrico favorisce una corretta funzione del sistema digerente. L’acqua aiuta ad ammorbidire le feci, prevenendo così la stitichezza e facilitando il transito intestinale.

Inoltre, bere tanto può contribuire a prevenire l’insorgenza di disturbi digestivi come l’acidità di stomaco, ma non solo.

Dunque anche il nostro sistema digerente può ottenere numerosi vantaggi dall’assunzione quotidiana di almeno due litri d’acqua.

Supporta la funzione renale

I reni hanno il compito di filtrare il sangue ed eliminare, tramite le urine, tutte quelle sostanze cosiddette “di scarto”.

Un apporto idrico sufficiente aiuta dunque a mantenere una corretta funzione renale, prevenendo la formazione di calcoli e favorendo la diluizione delle sostanze potenzialmente dannose per l’organismo.

A tal proposito, soprattutto per quanti sono spesso interessati da calcoli renali, è importante verificare quale sia la durezza dell’acqua cui si ha accesso dal rubinetto di casa ed eventualmente regolarla mediante l’installazione di uno dei moderni depuratori acqua, i quali trattengono le impurità e gli elementi che rendono l’acqua troppo “pesante”.

Migliora le prestazioni fisiche

L’acqua svolge un ruolo fondamentale nel favorire il miglioramento delle prestazioni fisiche, sia per gli atleti professionisti che per gli amatori.

Durante l’attività fisica infatti, il nostro corpo perde acqua attraverso la sudorazione, e una corretta idratazione è essenziale per mantenere l’equilibrio idrico e prevenire la disidratazione. Essa può infatti portare ad una diminuzione delle prestazioni fisiche, affaticamento e crampi muscolari.

Per fare un esempio, considera che con un’ora di corsa a ritmo medio si perde circa un litro di liquidi, da qui la necessità di idratarsi adeguatamente e reintegrare.

Quanta acqua bere al giorno?

Molte persone si chiedono quantità di acqua dovrebbero bere al giorno per soddisfare le esigenze idriche del proprio organismo. Anche se le esigenze individuali possono variare in base a diversi fattori come l’età, il sesso, l’attività fisica e l’ambiente in cui si vive, un buon punto di riferimento è bere almeno 2 litri di acqua al giorno.

Considera ad ogni modo che tanti cibi che assumiamo, frutta e verdura in particolare, ma anche zuppe e centrifugati, contengono tanta acqua che concorre al raggiungimento giornaliero dei famosi due litri.

Conclusioni

Bere almeno 2 litri d’acqua al giorno è fondamentale per il nostro benessere generale. L’acqua svolge dunque un ruolo chiave per le funzioni vitali del nostro organismo e può apportare nell’immediato numerosi benefici per la salute.

Una corretta idratazione può migliorare dunque il modo in cui diversi organi del corpo lavorano, il che è di per sé un ottimo motivo per iniziare a bere di più.

Ricordati per questo di bere regolarmente durante il giorno e di consultare sempre un professionista medico se avverti la necessità di avere un consulto approfondito.

Minacce informatiche: nel 2023 diffusi 411.000 file malevoli al giorno

Nel 2023 i sistemi di Kaspersky hanno rilevato in totale quasi 125 milioni di file malevoli. In media, 411.000 al giorno, in aumento del 3% circa rispetto allo scorso anno.

Secondo quanto attestato dal Kaspersky Security Bulletin: Statistics of the Year Report, che descrive l’evoluzione del panorama delle minacce informatiche, anche alcuni tipi di minacce sono risultate in aumento. Gli esperti hanno infatti osservato un incremento del 53% di attacchi che utilizzano file Microsoft Office malevoli e altri tipi di documenti. Ma i cybercriminali hanno adottato anche tattiche più pericolose, come l’utilizzo di backdoor per infiltrarsi nei sistemi senza essere scoperti.

Windows rimane il bersaglio primario

Windows è rimasto il bersaglio primario per gli attacchi informatici nel 2023, costituendo l’88% di tutti i dati con malware rilevati quotidianamente.
I gruppi di file maligni diffusi attraverso vari script e diversi formati di documenti si sono classificati tra le prime tre minacce, rappresentando il 10% di tutti i file malevoli rilevati quotidianamente.

I sistemi di rilevamento di Kaspersky hanno scoperto un incremento giornaliero piuttosto significativo dei file dannosi in vari formati di documenti, come ad esempio, Microsoft Office, PDF, per un aumento del 53% e quasi 24.000 file dannosi.
La crescita potrebbe essere connessa a un aumento degli attacchi che usano file PDF di phishing, progettati per sottrarre dati alle potenziali vittime.

I trojan sono i malware più diffusi

I tipi di malware più diffusi continuano a essere i trojan. Quest’anno si è registrata un’impennata nell’uso delle backdoor, con una crescita da 15.000 file rilevati al giorno nel 2022 a 40.000 nel 2023.
Le backdoor si rivelano uno dei tipi di trojan più pericolosi, in quanto forniscono agli aggressori il controllo remoto del sistema delle vittime per eseguire operazioni quali invio, ricezione, esecuzione ed eliminazione di file, nonché la raccolta di dati riservati e l’attività di logging del computer.

AI usata per creare messaggi più convincenti per il phishing 

“Il panorama delle minacce informatiche continua a evolversi, diventando ogni anno più pericoloso – commenta Vladimir Kuskov, Head of Anti-Malware Research di Kaspersky -. I cybercriminali sviluppano nuovi malware, nuove tecniche e nuovi metodi per attaccare organizzazioni e individui. Anche il numero di punti deboli riportato cresce annualmente e i criminali informatici, tra cui i gruppi specializzati in ransomware, li sfruttano senza esitare. Inoltre, la facilità di accesso al crimine informatico sta aumentando grazie alla proliferazione dell’Intelligenza artificiale – aggiunge Kuskov -. che gli aggressori utilizzano, ad esempio, per creare messaggi di phishing con testi più convincenti. In questo momento, è essenziale sia per le grandi organizzazioni sia per ogni utente adottare soluzioni di sicurezza affidabili”.